Secondo una tra le sue citazioni preferite di Bruno Munari  "Quando qualcuno dice questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima", Titti Gaeta non solo lo sa fare e rifare prima e dopo, ma lo fa in maniera così originale che tempisticamente va oltre il contemporaneo!  
Cari amici seguaci, sono molto onorata oggi di presentarvi una per me grande creativa e visionaria. 
Titti Gaeta nasce a Salerno il 12-02-72 ed approda alla fotografia, dopo  aver frequentato il Liceo Artistico “Carlo Levi” ad Eboli , cittadina  nella quale attualmente risiede.
Dal febbraio 2006, insieme  al  collega Lello Sozio, fonda Photographica snc, agenzia  che si occupa di  fotografia e di grafica pubblicitaria.
Nel 2008 fonda insieme ad un  gruppo di professionisti dell'arte, della musica e della comunicazione,  l'associazione culturale Officina 31, in cui ricopre il ruolo di Art  Director.
 Dal 1990, attratta dallo scaturire fluido delle luci e delle ombre  dell’obbiettivo fotografico e dopo aver sperimentato varie forme d’arte  creativa, l’artista si dedica anima e corpo a quella che molti critici  in tempi passati hanno considerato un’arte minore in quanto mero  strumento di duplicazione del reale.
La fotografia blocca e  contestualmente prolunga all’infinito ed è in questa circostanza che lo  scatto artistico intrappola con il suo occhio le irregolarità, le  ferite, la matericità di alcuni momenti.
Nel suo escursus creativo,  la fotografa Titti Gaeta catalizza il suo punto di vista su particolari  cromatici di realtà diroccate o frammenti di paesaggi urbani  contemporanei per nulla scontati : nel ciclo di opere “I Simulacri del  Tempo” si offrono al nostro sguardo città, quartieri che nella loro  desertificazione conservano ancora i segni e le enigmatiche “Presenze”  di vite vissute, luoghi dimenticati che ancora sembrano lasciarsi vivere  dall’uomo.
Dicono di lei:
La poetica fotografica della Gaeta è legata ad uso sapiente delle nuove  tecnologie,che possono manipolare qualsiasi immagine e in ciò l’atto  artistico, inizialmente dissacratore,finisce col diventare, invece,  spunto per ulteriori sensi visivi e orientamenti iconici in grado di  riprodurre e produrre nuove realtà e nuove letture artistiche partorite  dalla mente creatrice dell’artista. 
Altre volte la poetica  dell’artista si pone sulla scia delle grandi esperienze artistiche del  Novecento e ritrae paesaggi e luoghi che diventano “poetici” una volta  fotografati, 
cioè affrancati dalla quotidiana banalità della loro esistenza.
Gerardo Pecci (critico d’arte)
Titti Gaeta vanta un curriculum sia come artista che come curatrice molto fitto e ricco di iniziative, mostre, concorsi, dal 1985 la sua carriera è stata un crescendo di riconoscimenti e gratificazioni, 
non ultima ed interessante la partecipazione alla mostra collettiva  l'Université Libre de Bruxelles nel maggio 2011.
Come vi dicevo, cari seguaci , Titti Gaeta è estremamente dedita all'arte ed impegnata nella cura di una serie di eventi in Italia che stan riscuotendo un notevole consenso. Attualmente infatti sarà mio dovere qui oggi suggerirvi di partecipare alla mostra che si terrà in un luogo decisamente suggestivo, dove approfittare del duplice piacere di respirare arte e assaporare i prodotti tipici della terra in cui la stessa artista è nata, la mia Eboli! Grazie Titti per l'impegno, la passione e l'amore che metti in ogni tua creazione ed iniziativa! 
Per maggiori info su Titti Gaeta : 
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